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al testo di Rosetta Sacchi
Spente sono le sere
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Spente sono le sere dopo il frastuono del giorno quando vorremmo gridare d' amore ed esultare dei nostri sguardi e delle nostre bocche e respirare il cielo. Ma il vuoto così immenso accoglie solo frammenti di noi, affranti nell' anima e nel corpo.
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Dedalus
- 02/10/2021 23:04:00
[ leggi altri commenti di Dedalus » ]
La poetica dellautrice nel suo excursus letterario indica un percorso arduo su ciò che la vita ci dà o meglio ci concede. Dico "arduo" ben a ragione poichè ogni sua lirica è frutto di riflessioni fatte nel proprio intimo, frutto di osservazioni spesso e volentieri acute su ciò su cui si è posato il suo sguardo indagatore. Così in questa scrittura noi percepiamo come alla fine di una giornata segnata da clangore e "frastuono", una giornata carica di ansie o malumori, si vorrebbe un ritorno ad una casa calda ed accogliente "quando vorremmo gridare d amore/ed esultare dei nostri sguardi/.../e respirare il cielo" dimenticando il trascorso, ed invece "Spente sono le sere" e ci si ritrova in un "vuoto così immenso" che "accoglie/solo frammenti di noi". Essenziale quanto basta a descrivere in poche parole uno stato danimo nel quale molti di noi finiscono per ritrovarsi. Molto bella.
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